sabato 11 giugno 2011

Massa in 3D: Speer e il Reichsparteitagelande di Norimberga


Albert Speer
ll termine in lingua tedesca Reichsparteitag (letteralmente «Giornata nazionale del partito») si riferisce ai raduni tenuti dal Partito nazionalsocialista in Germania dal 1923 al 1938. 
Dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler nel 1933 i raduni fissarono la loro sede definitiva a Norimberga. 

Norimberga venne scelta per ragioni organizzative e di natura storica che la rendevano strategica: l'elevato significato simbolico e politico che la ricollegava alla tradizione delle Diete imperiali che vi erano state tenute durante il Sacro Romano Impero e la sua posizione centrale nel territorio della <<nuova Germania>> del Terzo Reich. La città era facilmente raggiungibile attraverso la rete autostradale in progressiva estensione. 
Reichsautobahnen
La Reichsautobahnen, società di costruzione delle autostrade, era diventata lo strumento cardine d’ unificazione territoriale che preludeva alla mobilitazione di massa, una forma di “ritorno alla terra”, secondo l’ideologia volkish di Darrè, capace di riconciliare natura e tecnica. 

La teoria razziale legata a sangue e terra (Blut und boden) di Darrè, che in questa fase del nazismo era egemonica all’interno del campo architettonico, si occupava più che di una vera e propria pianificazione urbanistica, di <<ristrutturare>> gli <<inferni d’asfalto>>, di <<fissare un atteggiamento spirituale>> prima di uno << stile>> di riferimento. 

Albert Speer, aveva aderito al partito nazionalsocialista nel Gennaio del 1931, e si era distinto nella progettazione delle scenografie per le manifestazioni di massa del Parteitag e dell’ Erntedankfest. 

E’ a questo giovane architetto che fu affidata la progettazione del Reichsparteitagslaende, la più grande struttura politico-militare mai vista: un intero distretto destinato agli imponenti raduni annuali del NSDAP, il centro metafisico della propaganda nazista. 

Reicparteitagslaende

Il masterplan studiato da Speer per il Reichsparteitagslaende risponde a dei criteri di progettazione che tengono conto di comportamenti biologici ben precisi della massa. 
“Gli edifici di Hitler sono destinati ad attrarre e a contenere le più grandi masse possibili. Mediante la creazione di tali masse egli è riuscito ad ottenere il potere, ma sa con quanta facilità le grandi masse tendano a dissolversi. Prescindendo dalla guerra, ci sono solo due mezzi per contrapporsi alla dissoluzione della massa. Uno è la sua crescita, l’altro la sua regolare ripetizione. Da empirico della massa, Hitler ne conosce le forme e i mezzi. In enormi piazze, tanto grandi che difficilmente si possono riempire, si dà alla massa la possibilità di crescere: la massa resta aperta. L’entusiasmo della massa, questo a Hitler importa soprattutto, aumenta la sua crescita. Tutto ciò che altrimenti serve alla formazione di tali masse: bandiere, musica, unità in marcia che fungono da cristalli di massa, ma in particolare la lunga attesa dell’apparizione del personaggio principale – tutto ciò e ben noto a lui e ai suoi aiutanti. Non è necessario darne qui una descrizione dettagliata. Riguardo al tipo dei progetti edilizi e all’intenzione di formare una massa aperta, è importante sottolineare che tale massa ha la possibilità di crescere.”       E.Canetti, Hitler secondo Speer
Il meccanismo hitleriano, qui sopra enucleato da Elias Canetti, ha nel Reichsparteitagslande di Albert Speer l’esatta applicazione spaziale. 

Il masterplan di Speer si compone lungo un grande asse viario, la Grosse Strasse, che ha la funzione di distribuire la massa in una costellazione di grandi spazi differenziandola secondo il <<recipiente>> che le contiene e secondo il tipo di delimitazione che subisce. 

Zeppelinfeld




Lo Zeppelinfeld è il <<recipiente>> destinato al Deutsches Arbeitfront, le categorie produttive della società tedesca, e alla Wermacht, che vi svolge le proprie parate militari dimostrative. Un'enorme spianata rettangolare delimitata da un recinto di tribune. La massa affluisce nel campo attraverso le tre aperture che interrompono le altrettante tribune minori, marcia compatta sotto la monumentale tribuna d’onore e gli si dispone frontalmente. La tribuna dello Zepellinfield, progettata da Speer stesso, si rivolge come una quinta ideale alla massa ordinatamente disposta del campo. Nella parte centrale della tribuna, all’altezza mediana delle gradinate, è collocato il podio dell’oratore che scaturisce come testata dell’intero corpo rettilineo della tribuna. Allineato al podio, a coronamento della parte superiore della tribuna si erge il simbolo del nazismo. 






Lo Zeppelinfeld con le sue sfilate e adunate all’aperto aveva funzione di contenimento per un’ ampia massa in continuo accrescimento. 


Occorre considerare diversamente la Luitpoldarena e l’annessa Luitpoldhalle luoghi in cui terminavano ed avevano inizio i raduni. 

Questi sono i recipienti destinati a masse ampie ma chiuse e circoscritte. La funzione di questi spazi è di rappresentare, nella definizione di Elias Canetti, i cristalli di massa

“Definisco cristalli di massa quei piccoli e rigidi gruppi di uomini, ben distinti gli uni dagli altri e particolarmente durevoli, che contribuiscono alla formazione delle masse.(…)È importante che si possano osservare globalmente tali gruppi, cogliendoli in un solo sguardo. La loro unità conta molto più della loro grandezza.(…) La chiarezza,l’isolamento e la costanza del cristallo, spiccano paurosamente dalle agitazioni all’interno della massa. Il processo di crescita rapida e incontrollata, e la minaccia disgregazione, che conferiscono alla massa la sua singolare irrequietezza, non agiscono all’interno del cristallo. Anche nella massima eccitazione, il cristallo risalta sempre nella massa. Qualunque massa esso provochi e in qualsiasi misura ne sia assorbito, non perderà mai del tutto il senso della sua individualità, e si ristabilirà subito dopo la disgregazione della massa stessa.”  E.Canetti, Massa e potere



E’ il caso della Luitpoldhalle, una grande sala voltata in cui avevano inizio ufficialmente i raduni. Qui i maggiori rappresentanti del nazismo tenevano i loro discorsi davanti alla massa dei quadri dirigenziali del NSDAP. Unità e massività proprie del cristallo sono rappresentate chiaramente nel prospetto sulla Luitpold arena. 


Luitpoldhalle
Luitpoldarena
La Luitpoldarena, destinata alle adunate dei corpi scelti del nazismo (SA, SS) si presenta come un’ esperimento in campo aperto del modello di edificio di tipo cultuale di stampo romano : l’esedra dove è collocato il podio dell’oratore, ricorda da molto vicino quelle del Foro di Augusto, con la Luitpoldhalle come tempio di Marte Ultore. Altro elemento romano è l’assialità come forma di visione preferenziale ottenuta col collegamneto diretto tra podio e monumento sacrario ai caduti tedeschi: Hitler e i suoi aiutanti sfilano tra due moduli compatti di massa come attraversando la navata centrale di una cattedrale, giungendo sotto il monumento ai caduti per compiere l’atto rituale. I cristalli di massa che gremiscono ordinatamente la Luitpoldarena assistono a un rito che rafforza la loro unità di massa. 




Alle masse che partecipano ai raduni <<si impongono formule bidimensionali>>: esse si muovono e si vedono disposte secondo linee orizzontali, entrando in contatto con la dimensione verticale esercitata dalle gigantesche bandiere, dal podio degli oratori, primo tra tutti il Führer. 



Nel fascino nefasto della ritualità del N.S.D.A.P si viene a creare una terza dimensione che scaturisce dall’ interno della massa. Possiamo definire la terza dimensione come profondità di campo. La dimensione contenuta in ogni <<singola sottomissione>> dei componenti della massa, nell’interiorità, nella spiritualità mistica dell’animo tedesco che viene portato ad esaltatazione nel raduno. 

Nel masterplan del Reichsparteitagslande trovano posto anche i modelli tradizionali di spazio di massa come lo stadio della Hitlerjugend, il mai realizzato Deutsches Stadion, progettato per accogliere 400.000 spettatori, la Kongresshalle.


Deutsche Stadion, modello

Kongresshalle, modello
Al potente mezzo di propaganda dei raduni annuali si aggiunge l’utilizzo mediatico del Reichsparteitagslande di Albert Speer attraverso l’opera documentaria cinematografica della regista Leni Riefensthal. Gli spettatori sono potenzialmente masse aperte messe in contatto con un fortissimo nucleo di cristalli di massa lì rappresentato per attirarle nell'incantesimo della ritualità del della nuova Germania nazista. 





1 commento:

  1. Chiarissima e interessantissima spiegazione di questo complesso. Ci sono stato da poco, e leggendo questo intervento (vedendo anche lo foto) fa tornare tutto alla mente in maniera limpida.
    Complimenti ;)

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